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GenType Alphabet Creator: quando l’intelligenza artificiale reinventa la tipografia

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GenType Alphabet Creator

GenType Alphabet Creator è il progetto innovativo di Google che utilizza l’intelligenza artificiale per creare alfabeti personalizzati e unici.

Cos’è il GenType Alphabet Creator?

Il GenType Alphabet Creator è uno strumento basato su modelli di apprendimento automatico che analizza e combina le caratteristiche visive di diversi stili di caratteri. Con GenType puoi creare font unici, rendendo progetti grafici e presentazioni più creativi e originali.

Google GenType è uno strumento che permette di generare font attraverso un processo di “text to image,” cioè con la scrittura di brevi descrizioni. Funziona come un laboratorio creativo in cui puoi inserire un prompt descrittivo per dare vita a font particolari.

Ma come funziona GenType Alphabet Creator?

  1. Analisi: lo strumento esplora i tratti distintivi di vari caratteri tipografici, come linee, curvature e proporzioni.
  2. Generazione: utilizzando modelli generativi, combina queste caratteristiche per produrre nuove tipologie di alfabeti.
  3. Personalizzazione: i designer possono modificare i parametri per adattare i caratteri al proprio stile o alle esigenze del progetto.

Come si usa GenType Alphabet Creator?

Utilizzarlo è semplicissimo! Ti basterà andare sul sito labs.google/gentype, accedere con il tuo account Google e dare sfogo alla tua fantasia!

Ecco un esempio utilizzando questo prompt:

Crea un alfabeto che combini lo stile classico delle iscrizioni romane con un tocco moderno e minimalista. I caratteri devono avere un aspetto elegante ma accessibile, adatti per un museo contemporaneo di arte e cultura. Aggiungi una leggera variazione di spessore nelle linee per conferire dinamicità, mantenendo una palette di colori monocromatica per l’anteprima

E poi?

Una volta ottenuto il font che desideri, scrivi la frase che vuoi comporre e scarica il risultato in png!

Altrimenti puoi scaricare anche le singole lettere o modificarle per perfezionarne l’aspetto e garantire che tutto l’alfabeto mantenga uno stile coerente.

Applicazioni nel Marketing e nella Cultura

Per chi lavora nel settore culturale, il GenType Alphabet Creator può essere un alleato prezioso:

  • Branding culturale: crea identità visive distintive per musei, teatri e festival
  • Progetti editoriali: progetta titoli, brochure o poster con uno stile unico
  • Esperienze artistiche: sperimenta alfabeti per installazioni o eventi digitali

O semplicemente usalo come spunto per creare qualcosa di unico!

Lummi.ai: il tool per creare e ricreare immagini

By Senza categoria No Comments

Lummi.ai: uno stock di immagini (e di prompt)

Lummi.ai è un alleato prezioso per chi utilizza sistemi di intelligenza artificiale nella propria routine lavorativa. Questa piattaforma innovativa non solo ti offre risorse visive come immagini stock, illustrazioni e composizioni 3D, ma ti fornisce anche i prompt con i quali ha generato quelle immagini.

Come funziona Lummi.ai?

Basta andare sul sito Lummi.ai e applicare i propri filtri di ricerca:

  • foto
  • illustrazioni
  • immagini 3d
  • presenza di persone nelle immagini
  • tipo di luce
  • dimensione
  • sfondo

Una volta ristretto il campo potrai anche virare la foto con i tuoi colori aziendali, grazie all’opzione “Duotone”.

E se non trovo ancora un’immagine che mi convince?

Se nessuna immagine ti convince ancora, scegli quella che più si avvicina al tuo gusto, cliccaci sopra e scopri il prompt che Lummi.ai ha utilizzato per crearla.

A questo punto potrai utilizzarlo direttamente su piattaforme come Dream Lab di Canva, MidJourney o ChatGPT, risparmiando tempo e migliorando la precisione dei risultati.

Altre applicazioni di Lummi.ai

Prova a sfruttare Lummi.ai per:

  • Creare contenuti visuali originali ed estremamente realistici;
  • Copywriting creativo: sfrutta i prompt per generare descrizioni coinvolgenti di eventi o opere d’arte. Puoi usarli anche per le descrizioni alternative delle immagini sui siti o sui social!
  • Design esperienziale: sviluppa moodboard sfruttando anche le palette colori che il sito mette a disposizione per ogni immagine generata.

Ma tutto questo è gratis?

Lummi.ai è uno strumento freemium ma tutto quello che abbiamo visto insieme è gratis. Alcune immagini potrai scaricarle solo con l’abbonamento PRO ma il loro prompt è sempre disponibile!

Copilot su WhatApp: l’amico “geniale” a portata di mano!

By News No Comments

L’AI di Microsoft è arrivata su WhatsApp

Se è vero che c’è un’app per tutto, è altrettanto vero che ottimizzare la memoria dei nostri smartphone è sempre una buona cosa.
Ecco perché siamo così entusiasti dell’arrivo di Copilot su WhatsApp!

Cos’è Microsoft Copilot su WhatsApp?

Microsoft Copilot è un assistente virtuale basato sullintelligenza artificiale (il competitor di Chat GPT, sì), ora accessibile tramite WhatsApp… e anche gratis!

Questo chatbot avanzato è in grado di comprendere e generare testo in linguaggio naturale, rispondere a domande, creare contenuti e fornire informazioni aggiornate, come se steste chattando con un amico.

Come attivare Copilot su WhatsApp

Aprire la chat con Copilot su WhatsApp è semplicissimo!

  1. Aggiungi Copilot ai tuoi contatti: puoi farlo scansionando il codice QR che trovi cliccando qui o aggiungendo manualmente il numero +1 877-224-1042 ai tuoi contatti WhatsApp;
  2. Inizia la conversazione: apri WhatsApp, seleziona il contatto “Microsoft Copilot” e invia un messaggio;
  3. Accetta le condizioni e inizia a parlare con Copilot!

La chat è impostata in inglese ma ti basterà inviare un messaggio scrivendo “Ciao Copilot! Possiamo parlare in italiano?” per cambiare lingua.

Cosa può fare Copilot per te?

Copilot può essere quell’amico a cui scrivere nel momento del bisogno!

Ecco alcune applicazioni pratiche nel marketing:

  • Creazione di contenuti: puoi chiedere a Copilot di aiutarti a scrivere post per i social o descrizioni di eventi;

  • Generazione di immagini: grazie all’integrazione con DALL-E 3, Copilot è in grado di creare immagini personalizzate;

  • Risposte rapide alle domande: se ti occupi anche di rispondere a commenti e messaggi sui social, potresti aver bisogno di Copilot per rispondere più velocemente alle domande degli utenti o anche per essere sicuro di non commettere errori grammaticali se rispondi in altre lingue;

  • Organizzazione di idee e brainstorming: vuoi sviluppare nuove idee senza importunare i tuoi colleghi? Fai un primo brainstorming con Copilot e poi condividile con loro (l’intelligenza umana è sempre un passo avanti…)

Considerazioni sulla privacy

È importante notare che l’utilizzo di Copilot su WhatsApp implica la condivisione di dati con Microsoft. Vi consigliamo sempre di consultare le politiche sulla privacy di Microsoft per comprendere come vengono gestite le informazioni e assicurarsi che l’uso sia conforme alle normative sulla protezione dei dati.

Se ti è piaciuto questo post blog, amerai il nostro calendario dell’avvento!

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CSS Peeper: Tutto in un’unica estensione

By Senza categoria No Comments

CSS Peeper: il tool per un’analisi rapida del design di qualsiasi sito

Per chi lavora nel marketing e nella comunicazione digitale, avere uno strumento che semplifica l’analisi dei siti web è fondamentale. CSS Peeper è un’estensione di Google Chrome creata proprio per questo: permette di esplorare velocemente gli stili CSS di qualsiasi sito senza dover accedere al codice.

Come Funziona CSS Peeper?

1. Installa CSS Peeper dal Chrome Web Store.

2. Una volta su un sito, clicca sull’icona dell’estensione.

3. L’estensione mostra i colori, i font e gli stili applicati agli elementi della pagina.

Questo permette di comprendere facilmente la struttura visiva di un sito, utile per chi vuole trarre ispirazione o replicare uno stile in un nuovo progetto.

Utilità per le agenzie di comunicazione

Migliorare il processo di redesign: Spesso le agenzie si trovano a dover ricreare o modernizzare i siti dei clienti. CSS Peeper permette di analizzare rapidamente i colori e le proprietà stilistiche utilizzate, fornendo una base per lo sviluppo del design.

Ottimizzazione visiva: Durante la creazione di campagne di comunicazione digitale, è possibile utilizzare questo strumento per verificare la coerenza dei colori o per studiare l’aspetto visivo di campagne concorrenti.

CSS Peeper: tutto in un’unica estensione

CSS Peeper è incredibilmente utile perché riunisce in un solo strumento tutte le informazioni di design di cui potresti avere bisogno. Non solo puoi scoprire i font utilizzati da un sito, ma anche i colori esatti, rendendolo perfetto per situazioni in cui ti è stato commissionato il restyling di un sito senza ricevere le specifiche tecniche. Così, hai tutte le informazioni stilistiche pronte in pochi clic, senza dover navigare tra complesse righe di codice. Questo ti permette di risparmiare tempo e di mantenere una coerenza visiva impeccabile nel progetto.

Pigment: il tool per una vita a colori

By Senza categoria No Comments

Pigment by ShapeFactory: il generatore di palette colori che ogni agenzia di marketing dovrebbe conoscere

Quando si parla di creatività, la scelta dei colori gioca un ruolo essenziale. Pigment di ShapeFactory è uno strumento intuitivo che genera combinazioni di colori accattivanti e ben bilanciate, ideale per progetti di branding, design e contenuti visivi.

Come funziona Pigment e perché può essere così utile?

Pigment mette a disposizione una serie pressoché infinita di combinazioni di colori.

Ti è mai capitato di dover lavorare con un logo monocolore e non sapere come abbinarlo per le più svariate declinazioni? Dal sito ai social, passando per i materiali cartacei?
Ecco, Pigment risolve questo problema!

A primo impatto può sembrare troppo dispersivo ma ti basterà cliccare sulla tavolozza a sinistra dello schermo per selezionare i colori di partenza e limitare la scelta della combinazioni.

Ma c’è di più perché, cliccando su ogni combinazione di colore, potrai:

  • scegliere tra 4 diverse gradazioni per ognuno dei 2 colori della combinazione, sempre abbinate tra loro e vedere a tutto schermo l’effetto che fanno queste variazioni sul risultato finale;
  • copiarti i codici colore in CMYK, RGB e Pantone.

Altri segreti di Pigment per risparmiare tempo

Ma non è ancora finita!
Cliccando sul bottone More Actions che trovi in alto a destra in ogni scheda combinazione, potrai:

  • scaricare la combinazione con tutte le sue varianti in tre formati;
  • creare sfondi gradient;
  • virare delle immagini con la combinazione di colori scelta. Le immagini puoi caricarle tu o scegliere da Unsplash con il motore di ricerca interno a Pigment (la ricerca va effettuata in inglese);
  • creare un logo partendo dalla combinazione di colori!

Conclusioni su Pigment

Pigment è uno strumento semplice da utilizzare ed estremamente versatile.
Se ci pensate può essere utile anche per scopi quotidiani come l’abbinamento di vestiti o la scelta dei colori per arredare casa. Grazie alla sua capacità di generare palette equilibrate, può ispirare chi cerca idee fresche per lo stile personale o la decorazione d’interni. Dalla creazione di campagne di marketing alla personalizzazione degli spazi domestici, questo tool trasforma il colore in un gioco creativo.

Meme e Arte: quando l’umorismo rende la cultura accessibile

By Senza categoria No Comments

Meme e Arte: quando l’umorismo rende la cultura accessibile

L’arte ha il potere di parlare a tutti, ma non sempre riesce a raggiungere il pubblico in modo diretto. In un mondo dominato dai social, le istituzioni culturali stanno trovando nuovi modi per abbattere le barriere, rendendo l’arte più accessibile e vicina alle persone. Un esempio perfetto? L’uso dei meme e dell’umorismo nella comunicazione culturale.

Sì ma cos’è un meme? Un’origine curiosa per un fenomeno digitale

Il termine “meme” fu coniato nel 1976 dal biologo Richard Dawkins nel libro Il gene egoista, per descrivere un’idea, comportamento o stile che si diffonde all’interno di una cultura, replicandosi in modo simile ai geni biologici.
Con l’avvento di internet, la definizione si è evoluta per indicare immagini, video o testi che vengono condivisi e reinterpretati dai social media, spesso con l’intento di far ridere o riflettere. Oggi, i meme sono diventati un linguaggio a sé, in grado di rendere concetti complessi immediatamente comprensibili, accessibili e, soprattutto, virali.

Perché utilizzare i meme in una comunicazione culturale?

Perché l’umorismo funziona!

  • Abbassa le difese: l’arte può intimidire, ma un meme che fa ridere rende l’esperienza più leggera e accogliente;
  • Crea connessione: un pubblico che ride è un pubblico che si sente coinvolto e parte di una comunità;
  • Diffusione virale: i meme sono facilmente condivisibili, rendendo l’arte accessibile a una rete più ampia.

Come utilizzare l’umorismo nella comunicazione culturale?

L’umorismo applicato all’arte e alla cultura è una chiave per aprire nuove porte, rendendo la bellezza e la profondità dell’arte più vicine, senza sminuirne il valore. Proviamo a immaginare l’arte non come un piedistallo da ammirare a distanza, ma come uno specchio in cui possiamo tutti ritrovarci, magari con un sorriso.

Ecco qualche tips che potrebbe esserti utile:

  • Interpreta le opere classiche in chiave moderna, collegandole a situazioni attuali o trend popolari. Che si parli di quadri, statue, opere liriche, piece teatrali… tutto quello che fai può essere materiale da meme;
  • Usa linguaggi e formati social per rendere i contenuti facili da condividere;
  • Invita il pubblico a partecipare: incoraggia gli utenti a creare e condividere i propri meme o a suggerirtene di nuovi!

Non sei ancora convinto? Ecco alcuni esempi!

Gli Uffizi sono approdati su TikTok proprio usando i meme per presentare capolavori in chiave moderna e divertente. Attraverso video brevi e spiritosi, accostano celebri opere rinascimentali a situazioni quotidiane e a trend digitali, rendendo l’arte un’esperienza attuale e coinvolgente.

O ancora, l’account Instagram “Classical Art Memes”: un altro esempio brillante di come l’arte possa essere rilevante e persino esilarante. Con meme che reinterpretano dipinti classici con frasi ironiche e contemporanee, l’account riesce a connettersi con il pubblico sui temi universali dell’umanità: l’amore, la paura, la frustrazione.

Il consiglio di Cultura e Digitale

Con i meme il rischio di “ridicolizzare” l’arte è dietro l’angolo. Se vuoi virilizzare la tua comunicazione affidati a degli esperti della cultura, del digitale e dell’umorismo… eccoci!

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Google Grants: un’opportunità per le realtà culturali

By News No Comments

Google Grants: cos’è e perché può essere utile per la cultura?

Le organizzazioni culturali spesso si trovano a dover fare i conti con budget limitati per la promozione delle loro attività. Ecco perché Google Grants può diventare uno strumento essenziale per raggiungere un pubblico più ampio.
Il programma mette a disposizione fino a 10.000 dollari mensili in crediti pubblicitari da utilizzare su Google Ads, aiutando le realtà del no-profit a migliorare la propria visibilità online senza costi diretti.

Cos’è Google Grants?

Google Grants è lo strumento che Google Ads dedica al no-profit.
Se Google Ads è utilizzato da aziende commerciali per attrarre clienti e generare profitto attraverso annunci a pagamento, Google Grants sfrutta la stessa tecnologia per fini sociali e culturali, consentendo alle organizzazioni no-profit di competere nello spazio digitale senza avere a disposizione gli ampi budget del settore privato.

Come funziona Google Grants

Google Grants è dedicato esclusivamente alle organizzazioni no-profit registrate, tra cui rientrano molte realtà culturali (Fondazioni, Associazioni culturali, etc.). Queste organizzazioni possono creare campagne pubblicitarie nella rete di ricerca di Google per promuovere eventi, progetti e iniziative culturali, raggiungendo così persone interessate al loro settore. Grazie a questo strumento, si può aumentare la visibilità online senza la necessità di grandi investimenti in pubblicità.

Per partecipare al programma Google per il non profit, è necessario effettuare una richiesta di attivazione, registrandosi nella pagina ufficiale di Google.

Per farlo, però, è necessario rispettare dei requisiti:

  • essere organizzazioni no profit registrate
  • essere riconosciute da Percent, oppure essere registrate su TechSoup
  • non essere: una scuola, un’organizzazione sanitaria o un ente governativo

Una volta avviata la procedura Google si prenderà dai 2 ai 14 giorni lavorativi per approvare o meno l’inserimento dell’organizzazione nel programma no profit che prevede anche altre opportunità, oltre Google Grants.

Altre opportunità per il No-profit

Oltre a Google Grants, Google offre altre risorse utili per le organizzazioni Nonprofits:

  • Google Workspace for Nonprofits: strumenti di collaborazione e comunicazione (email, documenti condivisi, ecc.) offerti gratuitamente o a prezzi ridotti
  • YouTube Nonprofit Program: permette di sfruttare YouTube per raccontare la missione e i progetti della tua organizzazione.

Perché Google Grants è utile per il settore culturale

Le organizzazioni culturali, che spesso si trovano a operare in nicchie specifiche, possono trarre enormi benefici da Google Grants. Ecco alcuni esempi pratici:

  • Promuovere eventi: dai concerti alle mostre d’arte, è possibile creare annunci mirati per attrarre un pubblico interessato.
  • Aumentare la consapevolezza: le campagne possono sensibilizzare il pubblico su temi culturali o cause sociali importanti legate all’arte e alla cultura.
  • Sostenere campagne di raccolta fondi: le campagne possono anche supportare iniziative di raccolta fondi per progetti culturali.

Ma quindi Google Grants è così semplice?

Sfruttare al meglio Google Grants non è affatto semplice e ci sono delle regole da seguire, pena la sospensione dell’account.

Sebbene il budget mensile messo a disposizione da Google sia molto alto, impostare una campagna che performi al meglio non è una cosa facile, considerando tutte le limitazioni imposte. Come si può ben comprendere, Google si assicura che il budget reso disponibile gratuitamente sia ben speso.
Una buona conoscenza della piattaforma Google Ad Grants e di conseguenza di Google Ads, è fondamentale per raggiungere dei risultati soddisfacenti.

Ecco perché è importante farsi seguire da professionisti del settore, che aiutino l’organizzazione sin dalla fase di attivazione.

Pensi che la tua organizzazione rispetti i requisiti per aderire al programma Google No-profit e vuoi approfondire il tema?

Contattaci per ricevere una consulenza personalizzata su Google Grants e gli altri strumenti di Google per il Nonprofit!

Contattaci qui

SnapInsta: il tool per scaricare contenuti da Instagram

By Calendario dell'avvento No Comments

Cos’è SnapInsta?

SnapInsta è uno strumento che permette di scaricare facilmente video, Reels, foto e storie da Instagram, senza dover effettuare il login.

Come Funziona?

  1. Vai sul sito di SnapInsta
  2. Copia il link del contenuto Instagram (video, foto, Reels, IGTV o storie)
  3. Incolla il link su SnapInsta
  4. Clicca “Download” e salva i contenuti sul tuo dispositivo

Perché usare SnapInsta?

  • Archiviazione di contenuti: quante volte ti è capitato di dover cancellare dei post dai profili Instagram dei tuoi clienti perché non erano più in linea con il brand? Ecco, da oggi puoi farlo più a cuor leggero, scaricando prima tutti i contenuti. Così quando gli tornerà in mente quella campagna del 2013 che ti aveva fatto togliere ma che ora ricorda come straordinaria, potrai dimostrargli che aveva avuto la giusta intuizione a fartela eliminare!
  • Creazione di moodboard: smetti di screenshottare qualsiasi cosa per poi lasciarla lì, nella tua galleria e finire per chiederti “ma perché ho questo screen???”, solo qualche mese dopo. Scarica i contenuti sul tuo computer e crea una cartella inspo da usare in caso di blocco del creator!
  • Discorso interessante nelle storie di un profilo che segui? Non perdere tempo a registrare lo schermo… copia il link su SnapInsta e scarica il video!

A chi consigliamo SanpInsta?

In sostanza crediamo che SanpInsta sia un ottimo strumento per

  • social media manager in cerca di inspirazione
  • docenti che vogliano portare dei reali casi studio
  • professionisti dell’archiviazione

Insomma… Usa SanpInsta consapevolmente: le foto degli ex continua a screenshottarle!

A domani con la prossima sorpresa del Calendario dell’Avvento di Cultura e Digitale!

L’arte per potenziare il business

By News No Comments

Creare connessioni efficaci tra operatori culturali e imprese

Sappiamo già quanto sia importante il sostegno privato per gli enti culturali, ma oggi è sempre più chiaro come anche per le piccole e medie imprese, l’arte e la cultura possano rappresentare una soluzione efficace per comunicare con i propri clienti e prospect.

Creare connessioni efficaci tra operatori culturali e imprese è parte del nostro lavoro.

Occupandoci di fund raising per teatri e festival musicali da oltre 10 anni, abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con molte aziende e questo ci ha dato lo spunto per trasformare le sponsorizzazioni in vere e proprie esperienze culturali.

Il nostro modus operandi, infatti, non si è mai limitato alla semplice ricerca di fondi privati per le istituzioni culturali ma punta a creare delle sinergie che leghino l’impresa all’ente in modo da stabilire un rapporto più duraturo e la creazione di un nuovo pubblico per entrambi.

 

L’arte per potenziare il business

Nel mondo contemporaneo, l’arte non è più confinata alle gallerie, ai musei o ai teatri ma ha trovato una nuova casa nelle imprese, diventando una potente alleata nel miglioramento delle performance aziendali e nella creazione di esperienze uniche e autentiche per clienti e dipendenti. L’organizzazione di eventi culturali per le aziende rappresenta una strategia innovativa per rafforzare il brand, stimolare la creatività e migliorare la reputazione aziendale.

Nell’era dell’Economia dell’Esperienza, infatti, i consumatori cercano autenticità e significato. L’arte permette alle aziende di esprimere la propria identità in modo unico e di creare esperienze memorabili che vadano oltre il semplice prodotto. Investire in eventi culturali significa offrire ai clienti e ai dipendenti esperienze che toccano la sfera emotiva, rafforzando il legame con il brand.

 

Vantaggi per le aziende

1. Innovazione e creatività: gli eventi culturali stimolano la creatività all’interno dell’azienda, portando a soluzioni innovative e miglioramenti nei processi produttivi.

2. Miglioramento dell’immagine e posizionamento del brand: sponsorizzare o organizzare eventi culturali migliora la percezione dell’azienda, rafforzando la sua reputazione come promotrice di cultura e arte.

3. Coinvolgimento degli stakeholder: eventi culturali coinvolgono dipendenti, clienti e partner, creando un senso di comunità e rafforzando le relazioni.

4. Responsabilità sociale d’impresa (CSR): investire in arte e cultura contribuisce alla CSR, dimostrando l’impegno dell’azienda verso il benessere sociale e culturale.

Co-progettare: un nuovo legame tra arte e impresa, oltre le sponsorizzazioni e il mecenatismo

Quando si parla del rapporto tra arte ed impresa, tradizionalmente si tende a considerare questo rapporto o in termini di benevolenza e mecenatismo, con comportamenti di tipo filantropico, o legato alla sponsorizzazione, in cui la cultura rappresenta un forte leva per il marketing e la promozione dell’impresa. Questa distinzione appare riduttiva poiché non esaurisce le molteplici motivazioni che possono spingere un’impresa a interagire con artisti o organizzazioni culturali e il ruolo che ciascun attore gioca all’interno della relazione stessa.

Una volta che la sinergia tra i soggetti coinvolti è stata stabilita, una volta che obiettivi e valori sono stati allineati, arte e impresa devono lavorare insieme al fine di co-creare risultati che riflettano questi valori ed obiettivi.

L’instaurarsi di relazioni durature, sia con l’attore culturale che con le comunità nelle quali sono inserite è particolarmente importante nel caso di piccole e medie imprese, per le quali un solido rapporto con il territorio è fondamentale in quanto strettamente correlato alla produzione.

In questo modo si evita anche il rischio di avere “programmi filantropici” non organizzati e senza obiettivi specifici da raggiungere. La tendenza, infatti, è spesso quella di investire un po’ qua e un po’ là senza una precisa logica e senza un piano coerente di gestione degli investimenti e questo sortisce l’effetto contrario nel pubblico, che non è in grado di cogliere quali possano essere i benefit per la comunità e guarda con diffidenza ad interventi di questo genere.

Strategie di implementazione

Per massimizzare i benefici degli eventi culturali, quindi, le aziende devono adottare una strategia ben definita:

Selezione degli eventi: scegliere eventi che rispecchino i valori aziendali e coinvolgano un pubblico diversificato.

Collaborazione con artisti e organizzazioni culturali: stabilire partnership con artisti e organizzazioni per co-creare eventi significativi.

Comunicazione effettiva: promuovere gli eventi attraverso una comunicazione mirata, coinvolgendo media, influencer e stakeholder.

Alcune idee che possiamo realizzare insieme?

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Ti aiuteremo a scegliere il progetto che più senti vicino e a valorizzare la Responsabilità Culturale della tua realtà!

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ArtBonus: Guida completa ai benefici fiscali per la cultura in Italia

By News No Comments

Cos’è l’Art Bonus?

L’Art Bonus è un’iniziativa governativa che favorisce gli investimenti privati nel patrimonio culturale, offrendo incentivi fiscali a coloro che decidono di contribuire al sostegno del patrimonio culturale, incluse le attività teatrali.

Se vuoi approfondire il tema leggi il nostro post blog qui

Quali enti possono beneficiare di Art Bonus?

  • Pubbliche amministrazioni, ovvero il Ministero della cultura – MiC (in tutte le articolazioni), le Regioni, i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le altre Amministrazioni dello Stato;
  • Fondazioni lirico sinfoniche, Teatri di tradizione, Istituzioni concertistico-orchestrali, Teatri nazionali, Teatri di rilevante interesse culturale, i Festival, le Imprese e i Centri di produzione teatrale e di danza ed i Circuiti di distribuzione, i complessi strumentali, le società concertistiche e corali, i circhi e gli spettacoli viaggianti.
  • Istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (art. 101 codice BB.CC. e del Paesaggio ovvero i Musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e parchi archeologici e i complessi monumentali)
  • Soggetti Concessionari / Affidatari di beni culturali pubblici.

Se fai parte di una di queste realtà culturali e vuoi scoprire di più su Art Bonus possiamo ideare insieme la strategia migliore per coinvolgere aziende e privati!
Clicca qui per contattarci

Art Bonus: chi può usufruire dei benefici fiscali?

Il credito d’imposta è accessibile a tutti i soggetti, indipendentemente dalla natura giuridica, che effettuano erogazioni liberali per la cultura e lo spettacolo tramite Art Bonus.

Il vantaggio fiscale dell’Art Bonus: cosa devi sapere

Il credito d’imposta spetta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate.

In base alla categoria del donatore (soggetto privato o di impresa), sono previsti limiti massimi differenti per la fruizione del credito d’imposta.

Nello specifico:

• per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile;

• per i soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d’imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui.

Il credito d’imposta maturato deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Le modalità di fruizione sono differenti a seconda della categoria del donatore.
Facciamo due esempi.

Per le aziende

Un’azienda che nel 2023 ha presentato ricavi di impresa (non reddito) pari a 20 milioni di Euro potrà detrarre un massimo di credito di imposta di 100.000 euro (il 5 per mille dei suoi ricavi) e potrà sostenere erogazioni liberali agevolabili fino a una spesa di 153.846 euro (100.000/65%).
Il bonus fiscale di 100.000 euro sarà da scontare in tre rate annue, da utilizzare in compensazione a partire dal 1° giorno del periodo di imposta successivo a quello di effettuazione delle erogazioni liberali.

Per le persone fisiche

Il credito d’imposta massimo maturato da una persona fisica che nel 2023 ha presentato un reddito imponibile pari a 100.000 euro, è pari a 100.000*15%=15.000 euro e quindi le erogazioni liberali agevolabili sarebbero al massimo pari a 15.000/65%=23.077 euro.
Anche in questo caso il bonus fiscale, pari ad Euro 15.000, sarà da scontare in tre rate annue di pari importo direttamente dall’Irpef a partire dalla dichiarazione dell’anno di riferimento di effettuazione delle erogazioni liberali.

Come presentare il credito di imposta?

Tutti i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali, sono tenuti a creare la propria pagina dedicata al progetto che intendono sostenere con Art Bonus sul portale artbonus.gov.it.
Questo, insieme al sito istituzionale dell’ente, andrà aggiornato mensilmente con le erogazioni ricevute e il loro utilizzo.

Quando l’ente avrà aggiornato il portale con le erogazioni ricevute, il mecenate potrà inserirle a sua volta e scaricare un’autodichiarazione con tutti i dati della liberalità.

Per beneficiare del credito d’imposta è sufficiente per il mecenate conservare copia del documento che certifica l’erogazione in denaro con la causale di versamento che identifica oggetto/ente beneficiario.

Fai parte di un ente culturale e vuoi scoprire di più su Art Bonus?

Possiamo aiutarti a capire se il tuo ente può usufruirne e, se sì, possiamo ideare insieme la strategia migliore per coinvolgere aziende e privati!

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Hai un’azienda o vuoi donare personalmente a un’istituzione culturale tramite Art Bonus?

Ti aiuteremo a scegliere il progetto che più senti vicino e a valorizzare la Responsabilità Culturale della tua realtà!

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